WebGIS RIONERO2020

Il portale webgis del Laboratorio partecipato del Progetto di sviluppo locale Rionero2020 promosso dall'amministrazione comunale di Rionero Sannitico (IS). Per esplorare le funzioni del WebGIS utilizza la barra di navigazione a sinistra dello schermo dove potrai leggere le informazioni relative al progetto di sviluppo locale, esplorare i tematismi cartografici prodotti, interrogarli, cercare statistiche relative al tuo comune, inviare e-mail e contattare i progettisti.


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WebGIS RIONERO2020

RIONERO 2020


LABORATORIO PARTECIPATO PER LO SVILUPPO LOCALE


Rionero2020 è uno strumento pensato per fornire all’amministrazione comunale un quadro programmatico di riferimento per l’attuazione degli investimenti previsti nell’ambito della programmazione 2014-2020, puntando al riconoscimento e alla gestione delle risorse territoriali attraverso il coinvolgimento attivo della comunità, intercettando iniziative e proposte di attori che possano generare vantaggi collettivi. Diverse sono state le riflessioni e le considerazioni che hanno portato all'elaborazione di questo strumento, frutto di dinamiche e problematiche radicate nel tempo - verso cui si è sentita le necessità di provare a dare risposta - , prima fra tutte lo scarso coinvolgimento della società civile nei processi di progettazione per lo sviluppo territoriale e l’incoerenza tra gli investimenti pubblici attuati e le vocazioni e potenzialità del territorio in cui si opera.
Per ovviare a queste criticità, - anche in considerazione delle raccomandazioni contenute nel documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020 Presentato nell’anno 2012 dal Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, d’intesa con i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. " - nell’elaborazione dello strumento programmatico Rionero 2020, l’aspetto tecnico viene affiancato da un approccio partecipativo in cui la comunità si renda protagonista nella costruzione di visioni per il futuro, anziché svolgere un ruolo passivo e di semplice destinataria di scelte e interventi che non generano valore aggiunto sul territorio e che rendono di fatto sterili gli investimenti per lo sviluppo. Rionero 2020 quindi mira alla realizzazione di uno strumento di raccordo tra la programmazione nazionale-regionale e l'operatività politica e sociale locale, ed intende stimolare il confronto e l'interazione tra abitanti e amministrazione, su tematiche che non possono più essere trattate separatamente; si pone, quindi, al centro della dimensione strategica - di carattere flessibile che individua l’orientamento di sviluppo territoriale generale attraverso il riconoscimento degli elementi condizionanti di natura storica, culturale, ambientale, insediativa, e sociale e permette di definire un’immagine di futuro condivisa per il territorio – e quella tattica, per rispondere a bisogni urgenti e collettivi attraverso scelte operative di trasformazione territoriale più immediate, inquadrate nella prospettiva generale specificata.
Per il raggiungimento di questi obiettivi il lavoro è stato concettualmente organizzato in tre fasi, costruite integrando alle valutazioni di natura tecnica i risultati e le considerazioni emerse nel corso degli incontri svolti con la comunità rionerese.

L’obiettivo della prima fase del lavoro è stato quello di individuare un orientamento generale di sviluppo e definire una prospettiva condivisa di futuro a partire dalla conoscenza delle dinamiche e degli elementi di diversa natura che incidono significativamente nel contesto territoriale. Il primo argomento di analisi ha riguardato lo studio del contesto programmatico di riferimento al fine ma anche per immaginare azioni di sviluppo in grado di contribuire al raggiungimento delle finalità individuate dalle politiche sovralocali. Nello specifico si sono osservati gli strumenti programmatici di scala sub provinciale in cui è inserito il comune di RioneroIl contesto programmatico individuato è stato utilizzato anche come riferimento di area vasta nello svolgimento delle analisi territoriali illustrate di seguito. , utilizzati anche come riferimento territoriale di area vasta nella definizione delle analisi e delle progettualità illustrate di seguitoAl contesto territoriale individuato dagli strumenti programmatici è stato aggiunto il territorio del comune di Castel di Sangro, che pur non rientrando negli strumenti indicati, confina direttamente con il territorio di Rionero.. Si tratta della Strategia di Sviluppo Locale “Territori della biodiversita’ e dei sapori” elaborata dal GAL Alto MoliseComprende i comuni di: Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castel del Giudice, Castelverrino, Chiauci, Civitanova del Sannio, Forlì del Sannio, Pescolanciano, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Rionero Sannitico, Roccasicura, San Pietro Avellana, Sant’Angelo del Pesco, Vastogirardi. e della Strategia Aree Interne “Mainarde”, elaborata da un partenariato di 9 comuniAcquaviva d’Isernia, Castel San Vincenzo, Cerro al Volturno, Colli al Volturno, Filignano, Forlì del Sannio, Fornelli, Montaquila, Montenero Val Cocchiara, Pizzone, Rionero Sannitico, Rocchetta al Volturno, Scapoli. in cui, quello di Castel San Vincenzo svolge il ruolo di capofila. Tuttavia, pur non approfondendo in questa fase le possibilità degli strumenti di programmazione regionale come il PSR 2014-2020 e il POR FESR-FSE (già ampiamente esposti in più sedi), le rispettive opportunità di finanziamento sono state comunque indicate successivamente nella descrizione degli interventi previsti dal Masterplan programmatico Rionero 2020, ad integrazione delle misure previste negli strumenti del Gal Alto Molise e della Strategia Aree Interne “Mainarde”. Successivamente il lavoro è proseguito con la determinazione delle condizioni socio-economiche dell’area. Grazie alla lettura di una serie di dati statistici e di diversi indicatori messi a disposizione dall’ISTAT (tramite la piattaforma web Ottomilacensus), sono state elaborate delle carte tematiche in cui vengono illustrati, per ciascun comune, i dati relativi alla popolazione e alle dinamiche demografiche intercorse tra il 2001 e il 2017, alle condizioni di potenziale vulnerabilità sociale ed economica, al rapporto tra giovani ed istruzione e al mondo del lavoro. L’ultima parte di questa fase invece, si sofferma sull’elaborazione e descrizione della carta tematica di “Interpretazione di sintesi”, utile a mettere in evidenza i caratteri più rilevanti del contesto territoriale in cui è inserito il comune di Rionero Sannitico. Tali caratteri, in particolare, sono suddivisi secondo criteri di strutturazione, caratterizzazione, tipizzazione e criticità del territorio. I risultati ottenuti da queste analisi, sono stati integrati dai contenuti emersi nel corso dell’incontro pubblico “Illustrazione di buone pratiche e progetti di sviluppo locale” in cui, grazie allo studio di casi virtuosi di sviluppo locale in contesti simili, sono stati definiti obiettivi generali e ambiti di applicazione del progetto di sviluppo territoriale.


Nella seconda fase del lavoro l’attenzione è passata al livello comunale con l’obiettivo di “ridefinire” l’insieme delle risorse endogene e delle specificità che costituiscono il Capitale Territoriale di Rionero e che possono essere mobilitate per creare valore sul territorio. Questa fase dunque è risultata fondamentale per individuare gli elementi su cui costruire la prospettiva di intervento e per mettere in evidenza specifici elementi abbandonati, che possono essere rivitalizzati per rafforzare l’identità locale, trasformando in opportunità le debolezze e le criticità di cui soffre il territorio. La definizione del Capitale territoriale è stata realizzata mediante lo studio e l’interpretazione della bibliografia e dei dati cartografici disponibili e arricchita dal contributo dei cittadini attraverso l’utilizzo dello strumento partecipativo-collaborativo della webmap Rionero 2020, che ha permesso ai cittadini la segnalazione di luoghi e risorse che a vario titolo costituiscono motivo di interesse. Questo processo di “riconoscimento” ha condotto alla realizzazione dell’elaborato grafico “Capitale territoriale” e di alcuni focus di approfondimento utili a descrivere in modo più dettagliato gli aspetti rilevati.


Sulla base delle conoscenze sviluppate nelle precedenti fasi, l’ultimo step del lavoro ha condotto alla determinazione di un set di azioni materiali e immateriali che nel complesso contribuiscono alla composizione del progetto di sviluppo territoriale illustrato nell’elaborato Masterplan programmatico Rionero 2020. Il laboratorio è stato organizzato in 3 momenti di confronto pubblico che, dall’individuazione di una prospettiva più generale, hanno portato alla messa a fuoco di una serie di progettualità inquadrate in una logica complessiva ed unitaria. Successivamente gli interventi individuati sono state messi in relazione con le misure di finanziabilità previste dalle strategie di sviluppo locale esposte nella prima parte del lavoro e con gli strumenti di programmazione regionale 2014-2020. Infine, tutti i dati cartografici raccolti ed elaborati nel corso del lavoro hanno costituito la base per la creazione di un geodatabase open source per permettere a tecnici comunali, residenti e professionisti la consultazione, l’interrogazione e l’analisi dei dati territoriali.


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Come utilizzare il WebGIS

Team

Il WebGIS è stato realizzato nell'ambito del progetto RIONERO2020 - Laboratorio partecipato per lo sviluppo locale.

Antonio Petrocelli > Progettazione e coordinamento

Ludovico Frate > Produzione cartografica, consulenza forestale, sviluppo webgis


Marialaura Imbriaco > Produzione cartografica, analisi territoriali, progettazione grafica

Alfonso Ianiro > Ricognizione terreni pubblici, consulenza ambientale

Invia e-mail a: rionero2020@gmail.com

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La mappa contiene informazioni sull'andamento demografico dei vari comuni. I trend demografici sono calcolati come differenza della popolazione nella data più vecchia e nell data più recente (sia in termini assoluti che in termini percentuali). I colori della mappa di riferiscono al Trend demografico in percentuale. L'etichetta sui comuni riporta l'anno di "scomparsa" demografica ossia l'anno in cui non ci saranno più abitanti. Tale calcolo, ottenuto tramite una semplice regressione lineare, è una semplificazione in quanto non tiene conto di altri fattori che possono influenzare il tasso demografico (variabili economiche, ambientali).

Fonte dati ISTAT


Popolazione e dinamiche demografiche
-70 - 40
-40 - 20
-20 - 0
0 - 20
20 - 40


Esprime il rapporto percentuale tra la popolazione residente di 15 anni e più in cerca di occupazione e la popolazione residente di 15 anni e più attiva. L’indicatore rappresenta la quota percentuale di forza lavoro che è alla ricerca di una nuova occupazione perché ha perso il lavoro oppure è alla ricerca di una prima occupazione. Il rapporto permette di misurare l’eccesso di offerta di lavoro rispetto alla domanda espressa dal sistema economico. È uno dei principali indicatori sul ciclo economico del territorio indagato.

Fonte dati ISTAT


Tasso di disoccupazione (%)
0 - 5
5 - 10
10 - 15
15 - 20
20 - 25


Esprime il rapporto percentuale tra la popolazione residente di 15-24 anni in cerca di occupazione e la popolazione residente di 15-24 anni attiva. L’indicatore rappresenta la quota percentuale di forza lavoro giovanile che è alla ricerca di una nuova occupazione perché ha perso il lavoro oppure è alla ricerca di una prima occupazione. Il rapporto permette di misurare l’eccesso di offerta di lavoro – con riferimento alla classe di età considerata – rispetto alla domanda espressa dal sistema economico.

Fonte dati ISTAT


Tasso di disoccupazione giovanile (%)
0 - 10
10 - 20
20 - 30
30 - 40
40 - 50
50 - 60
60 - 70
70 - 80


Esprime con un unico valore i diversi aspetti di un fenomeno di natura multidimensionale attraverso la combinazione di sette indicatori elementari che descrivono le principali dimensioni “materiali” e “sociali” della vulnerabilità. In particolare:
  • incidenza percentuale della popolazione di età compresa fra 25 e 64 anni analfabeta e alfabeta senza titolo di studio;
  • incidenza percentuale delle famiglie con 6 e più componenti;
  • incidenza percentuale delle famiglie monogenitoriali giovani (età del genitore inferiore ai 35 anni);
  • incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio assistenziale (famiglie composte solo da anziani over 65 e con la presenza di almeno un ottantenne)
  • incidenza percentuale della popolazione in condizione di affollamento grave, data dal rapporto percentuale tra la popolazione residente in abitazioni con superficie inferiore a 40 mq e più di 4 occupanti o in 40-59 mq e più di 5 occupanti o in 60-79 mq e più di 6 occupanti, e il totale della popolazione residente in abitazioni occupate;
  • incidenza percentuale di giovani (15-29 anni) fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione scolastica;
  • incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio economico, (quota di famiglie giovani o adulte con figli nei quali nessuno è occupato o è ritirato da lavoro)

    Fonte dati ISTAT


    Indice di vulnerabilità sociale e materiale (1-10)
    0 - 2
    2 - 4
    4 - 6
    6 - 8
    8 - 10


  • Misura il numero di anziani presenti in una popolazione ogni 100 giovani, permettendo di valutare il livello d’invecchiamento degli abitanti di un territorio. La variazione dell’indice nel tempo dipende dalla dinamica sia della popolazione anziana che di quella giovane. Valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai molto giovani. L’indice di vecchiaia è il rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14 anni.

    Fonte dati ISTAT


    Indice di vecchiaia (%)
    100 - 200
    200 - 300
    300 - 400
    400 - 500
    >500


    Esprime il rapporto percentuale tra la popolazione residente attiva e la popolazione residente della stessa classe di età. L’indicatore rappresenta il tasso di attività, cioè la quota percentuale di persone che appartengono alle forze di lavoro (popolazione attiva) sul totale della popolazione in età corrispondente (10 anni e oltre fino al 1961; 15 anni e oltre dal 1971). La popolazione attiva esprime una misura dell’offerta di lavoro in atto sul mercato e, in rapporto alla popolazione residente, indica la propensione di quest’ultima a svolgere o voler svolgere un’attività lavorativa in grado di produrre un reddito. Il tasso di attività dipende da fattori sia socio-economici (caratteristiche della struttura produttiva, livello di istruzione, ecc.) che demografici (struttura per età e sesso della popolazione).

    Fonte dati ISTAT


    Partecipazione al mercato del lavoro (%)
    30 - 35
    35 - 40
    40 - 45
    45 - 50
    >50


    Attraverso questo indicatore si individuano situazioni di potenziali difficoltà economiche per la mancanza di almeno un reddito da lavoro o da pensione derivante da attività lavorativa, si esprime rapporto percentuale tra il numero di famiglie con figli con la persona di riferimento in età fino a 64 anni nelle quali nessun componente è occupato o ritirato dal lavoro e il totale delle famiglie

    Fonte dati ISTAT


    Incidenza di famiglie in potenziale disagio economico (%)
    0.0 - 1.0
    1.0 - 2.0
    2.0 - 3.0
    3.0 - 4.0


    Esprime il rapporto percentuale tra la popolazione residente di 15-24 anni con licenza media che non è iscritto ad un corso regolare di studi e non frequenta un corso di formazione professionale e la popolazione residente di 15-24 anni. L’indicatore viene utilizzato per misurare l’incidenza di giovani usciti dal sistema scolastico senza avere conseguito un diploma e senza accedere alla formazione professionale alla fine dell’obbligo scolastico.

    Fonte dati ISTAT


    Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione (%)
    0 - 5
    5 - 10
    10 - 15
    15 - 20
    20 - 30


    Esprime il rapporto percentuale tra la popolazione residente di 30-34 anni in possesso di titolo universitario e la popolazione residente di 30-34 anni. L’indicatore esprime una misura della ricchezza in termini di capitale umano della popolazione più giovane , nel caso particolare di quella che ha già di norma completato il proprio ciclo di studi, fornendo una misura sulle potenzialità di sviluppo in termini socio-economici della popolazione di riferimento. Rientra tra quelli individuati dalla Commissione europea nella strategia Europa 2020 per fissare e monitorare gli obiettivi strategici dei paesi dell’Unione Europea

    Fonte dati ISTAT


    Incidenza giovani con istruzione universitaria (%)
    0 - 10
    10 - 20
    20 - 30
    30 - 40
    40 - 50
    >50


    Esprime il rapporto percentuale tra la popolazione residente di 15-29 anni non studente e non occupata e la popolazione residente di 15-29 anni. L’indicatore rappresenta la quota percentuale di giovani tra 15 e 29 anni che non sono iscritti ad un corso di studi, che non frequentano un corso di formazione e che non lavorano. Il valore esprime la quota di giovani, che usciti da un percorso di studi, non riescono a trovare un’occupazione

    Fonte dati ISTAT


    Incidenza di giovani 15-29 anni che non studiano e non lavorano (%)
    0 - 10
    10 - 20
    20 - 30
    30 - 40


    L’indicatore individua la quota di popolazione in età 15-29 anni che risulta non occupata, non in cerca di occupazione e nemmeno inserita in un percorso regolare di istruzione/formazione.

    Fonte dati ISTAT


    Incidenza di giovani fuori dal mercato del lavoro e della formazione (%)
    0 - 5
    5 - 10
    10 - 15
    15 - 20
    20 - 25